Rogiti, mutui, affitti e cantieri congelati. La casa paga il conto del virus
23/04/2020 by Staff
Con le agenzie chiuse per decreto, è stop per molte
compravendite in fase avanzata. Negozi in affanno per la serrata: senza
incassi, a rischio i pagamenti del canone di marzo.
La casa comincia a pagare il conto del coronavirus.
La serrata imposta dall’epidemia si fa sentire su un settore da cui
dipendono un quinto del Pil e mezzo milione di addetti. I punti di
sofferenza più acuta per ora sono le compravendite, i mutui, gli affitti
brevi, le locazioni dei negozi e i cantieri.
In
questi giorni le agenzie immobiliari sono chiuse per decreto (il Dpcm
11 marzo), le visite e i sopralluoghi annullati. «I periti si muovono
seguendo rigidi protocolli e solo se l’istruttoria viene dichiarata
indifferibile dalle banche», fa sapere Daniela Percoco di Crif real
estate services. Gli istituti di credito a loro volta non sono aperti
al pubblico e smaltiscono solo le pratiche urgenti. I notai, per legge,
sono operativi, ma le segreterie dei Registri immobiliari lavorano a
singhiozzo.
TORNA SU